DiVini lettori, sono stata a cena a Livorno di recente e ho ovviamente optato per del buon pesce. Carta dei vini alla mano e si decide per un vino fresco e leggero. Non passa inosservata questa Passerina abruzzese IGT 2016. Siamo in provincia di Teramo per l’esattezza sui colli aprutini.
Il vigneto ha ben 30 anni di età ed è coltivato seguendo un’agricoltura biologica. La Passerina, dovete sapere, è un vitigno molto interessante, diffuso nel centro e sud Italia e prende questo nome proprio perché i passeri ne vanno ghiotti. Il vezzeggiativo invece è semplicemente legato alla piccola dimensione degli acini.
La vinificazione viene eseguita utilizzando tini in acciaio termoregolabili, dove avviene una macerazione pellicolare. Il vino così ottenuto non subisce alcun tipo di affinamento in legno, in modo da non alterarne la freschezza.
Il vino si presenta limpido, brillante e giallo paglierino.
Il naso è ricco di sentori floreali, prevalentemente fiori bianchi, e sentori fruttati, la pera su tutti. Lo definirei comunque abbastanza intenso.
In bocca spicca per la freschezza e la leggerezza. Non ha un corpo troppo strutturato, ma una bella piacevolezzza. Decisamente molto beverina.
Nel complesso un vino con un rapporto qualità/prezzo decisamente ottimo. Non ricordo il prezzo al ristorante, ma on-line lo trovate a poco meno di 7 euro! Io l’ho gustato con un bel piatto di paccheri con polipini e sugo in abbondanza.
DiVini lettori vi auguro un buon weekend!:)
Antonella